Quando la notte si confonde con il giorno

Un bell’appartamento di circa 100 mq a Roma può essere una sfida interessante quando, come nel nostro caso, ha la cucina in fondo, lontana dal soggiorno. Eh sì, perché negli anni Sessanta capitava spesso che le case avessero la cucina vicino alla camera della domestica, lontana dal salone dove si ricevevano gli ospiti e si tenevano i pranzi. Ma le cose sono cambiate, ed oggi si tende a creare una zona giorno (soggiorno, cucina) ben distinta dalla zona notte (camere da letto, bagni).

Ed ecco dunque la sfida: come fare ad avvicinare tra loro cucina e soggiorno, separandoli dalle camere senza avventurarsi in troppi spostamenti di reti di scarico e di adduzioni idriche?

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L’ampio ingresso, male illuminato, e la vista da questo del soggiorno, anch’esso buio e lontano da tutto il resto

L’appartamento è vecchio stile, e non è mai stato ristrutturato. La pianta è classica: si entra in un grande ingresso (anche questo tipico delle case di quel periodo), dal quale si accede da un lato al soggiorno e dall’altro ad un lungo corridoio. Su questo si aprono a sinistra due ampie stanze da letto, a destra bagno e cameretta della domestica (con bagnetto interno) ed, in fondo, la famigerata cucina.

Le esigenze dei committenti sono:

  • una cucina comoda, visto che sia lui che lei amano cucinare, magari con la possibilità di metterci anche un piccolo tavolo per mangiare;
  • un secondo bagno con annessa piccola lavanderia;
  • un ampio soggiorno;
  • due comode camere da letto;
  • tanto spazio per armadi, rispostigli, ecc.

Abbiamo dunque raccolto il guanto della sfida ed escogitato una soluzione adatta alle esigenze prospettate.

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L’appartamento, come è (a sinistra) e come sarà dopo i lavori (a destra)

L’obiettivo è quello di non spostare il blocco dei servizi, per evitare o limitare tutti i problemi tecnici che ne conseguirebbero. Si decide pertanto di lasciare bagni e cucina dove sono, salvo scambiarli, in modo da avere la cucina molto più vicino alla zona giorno ed i bagni all’interno della zona notte. La cucina, dotata di due simpatiche finestre gemelle che danno sul cortile interno, sarà abbastanza ampia da poter inserire anche un piccolo tavolo per un pasto veloce in famiglia.

Il lungo disimpegno verrà diviso in due: una prima parte, sulla quale si affaccerà la cucina e nella quale sarà ricavato un comodo armadio, una seconda parte, il disimpegno notte, sulla quale si affacceranno le porte di camere e bagni.

Il bagno piccolo, minimale e senza doccia, verrà arricchito da una zona lavanderia.

Si andrà poi ad allargare l’ingresso, dal momento che la camera adiacente è molto ampia e può essere leggermente ristretta senza scendere sotto i 14 mq. Questo accorgimento fa sì che, in base al Regolamento Edilizio del Comune di Roma, tale camera possa essere ancora considerata “camera matrimoniale” e non “camera singola”, come richiesto dai Committenti. Ne risulta un ampio soggiorno passante, che andremo a completare con delle armadiature e librerie in cartongesso realizzate su nostro disegno.

Un aspetto da sottolineare è quello di alcune travi molto alte. Per via di queste e per meglio delimitare alcune aree, diventa indispensabile prevedere una serie di controsoffitti in cartongesso, dei quali parleremo più diffusamente in un prossimo post.

Non possiamo sottovalutare l’illuminazione: viene dunque predisposto uno studio illuminotecnico che aiuterà i Committenti a valutare l’illuminazione più adatta, sempre con la scorta dei nostri consigli.

Si tratta di un bel progetto, che prevede l’abbattimento e la ricostruzione di quasi tutti i tramezzi, con costi che vengono ammortizzati grazie alla detrazione fiscale del 50%, previa consegna in Comune di un progetto a firma di professionista abilitato.

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I rendering ci aiutano a studiare le soluzioni e ad illustrarle ai nostri Clienti

Il progetto è pronto: planimetrie, 3D e rendering vengono illustrate ai proprietari, ed insieme si mettono a punto tutti i dettagli. Finita questa fase, non rimane che dare l’inizio ai lavori!

Si veda anche:

Iniziamo i lavori: il bagno padronale

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